una storia, una notizia, o qualunque cosa valga la pena di essere raccontata



venerdì 31 maggio 2013

San Marino-Inghilterra 1-7, l' impresa di GUALTIERI



La vera icona del calcio sanmarinese è senza dubbio David Gualtieri, attaccante classe 1971 che il 17 novembre 1993 ci mise appena 8 secondi e 3 decimi per entrare nei libri di storia,segnando il gol del vantaggio in San Marino-Inghilterra, valida per le qualificazioni ai Mondiali
americani del ‘94. Si tratta del gol più rapido della storia del calcio internazionale. “Ricordo ancoral’azione, anche perchè c’è il filmato su Internet e ogni tanto lo riguardo: palla al centro, Bonini passa a Bacciocchi che sbaglia il lancio, Pearce interviene e prova alasciare scorrere all’indietro per Seaman, io mi inserisco, anticipo il portiere e segno.Diciamo che sono stato bravo a crederci”.Quella sera Gualtieri venne intervistato da cinque televisioni, trovò spazio su tutte le prime pagine dei giornali e tabloid inglesi (indimenticabile la copertina del Daily Mirror, che titolò “Fine del mondo”, con foto del gol di San Marino) e divenne l’idolo di Scozia, Galles e Irlanda, le storiche rivali inglesi. “Il momento più bello, quella sera, non fu tanto il gol, perchè in pratica non mi resi neppure conto di quello che stavo facendo. Fu veramente indimenticabile quello che accadde dopo, dalle interviste allo scambio di maglia con Pearce: lo ringrazierò per sempre, mi ha regalato un gol e la maglia dell’Inghilterra”. Oggi Gualtieri si diletta con il calcetto (“il campo grande, però, mi manca”) e si occupa di computer. “Poco tempo fa, in negozio, è entrato un signore con la maglia della Nazionale di San Marino: pensavo avesse un problema al computer, invece mi ha chiesto una foto e un autografo. Subito non ci ho pensato, poi ho capito”. Potere di un gol, che tra poco compirà 20 anni. Poco importa se a quella rete ne sono seguite sette degli inglesi per un dignitoso (per gli standard sanmarimesi, sia chiaro) 1-7 contro gli inventori del football. Eppure, quel gol, ha scritto la storia:: in Scozia, ad esempio, per parecchio tempo è andata a ruba la maglietta “Gualtieri 8 seconds”; in Galles, per diversi anni, gli eroi nazionali erano nell’ordine Giggs, Hughes e Gualtieri; e a San Marino, infine, c’è un esperto di computer che nella sua vita ha segnato a uno dei portieri più forti del mondo, il leggendario David Seaman.  
(STORIEDICALCIO.IT)

(ZANZART) Bernini e l' Estasi di santa Teresa d'Avila

Bernini e l' Estasi di santa Teresa d'Avila____
Il triste naufragare del suo matrimonio con Costanza ( che l'aveva tradita con il fratello) e Il disastroso progetto del Campanile della Basilica di SAN PIETRO, naufragato prima in mille crepe e poi abbattuto, avevano relegato Bernini e la sua Gloria ad un ruolo di comprimario, costringendolo solo nella sua bottega a sbrigare piccoli lavoretti e ad osservare il prepotente ritorno sulla scena del suo acerrimo rivale BORROMINI. Poi mentre era assorto nei più cupi pensieri come ultima ancora di salvezza arrivò una commissione per la Cappella dei CORNARO: L'Estasi di Santa Teresa d'Avila. L' accettò come lupo affamato che si aggrappa alla preda, avido di sapere corse a cercare nei libri i testi e parole della Santa. E fu proprio mentre leggeva una sua biografia che una frase di Santa Teresa catturò la sua ispirazione Tornò in bottega, armò gli scalpelli e iniziò a scolpire. Scolpì il viso dell' Angelo" bello ogni misura", Scolpì sulla "sua mano una lunga lancia alla cui estremità sembrava esserci una punta di fuoco".Scolpì il corpo della Santa aprirsi al piacere , sussultare e gemere ai "dolci" colpi dell' Angelo.Scolpì nei suoi occhi L' Estasi dell'Amore di Dio. E con essa la Redenzione di Artista e l' impetuoso ritorno sulla scena mondiale di un Genio , figlio di una popolana napoletana, a cui troppo presto e con malcelato rancore qualche benpensante aveva pronosticato un triste declino . (ZZz)

PER LA L.A.M. UN MANAGER "SAMURAI"...


Arriva dal lontano Oriente il nuovo responsabile del Mercato della squadra del PRESIDENTE Luigi SPASIANO. In queste ore ha firmato presso la sede sociale il DS Giapponese SOYTOTOIO,uno dei più grandi esperti mondiali di CALCIO. Il nuovo direttore allievo del Maestro Miyagi, si è già buttato a KAMIKAZE alla ricerca di nuovi talenti da ingaggiare. E da fonti amiche risulta che avrebbe già messo sotto contratto un bomber da 30 gol a campionato. Un acquisto che già starebbe facendo gongolare di soddisfazione il presidente, che a più di un amico non ha nascosto il suo entusiasmo per l'arrivo alla LAM del famoso manager giapponese.
(zzz)

LA MOVIDA DELL' ORIENTALE: MARCELLO COLEMAN (LIVE)


LA MOVIDA DELL' ORIENTALE..questa sera (venerdì 31 Maggio) a Largo san Giovanni Maggiore -NAPOLI --- Marcello Coleman LIVE --- START 22,00

giovedì 30 maggio 2013

Rafa Benitez, NAPOLI e l' amore per la PENISOLA SORRENTINA.


Del Benitez allenatore parlano i tanti trofei esposti nella bacheca di casa, del Benitez uomo sappiamo che è una persona molto colta e disponible e che soprattutto che è un innamorato pazzo dell' Italia (tanto da esserci stato spesso in Vacanza). E ovviamente per tutti quelli che amano l' Italia, Sorrento rappresenta una meta indispensabile da visitare. Ecco perchè una volta raggiunto l' accordo con il Napoli, il tecnico spagnolo ha confidato ai suoi stretti collaboratori di non veder l' ora di poter ammirare da vicino le bellezze della PENISOLA SORRENTINA. Nei prossimi mesi,non sarà difficile, passeggiando nei Vicoli di Sorrento incontrare e scambiare due chiacchiere con Don Raffaè.Prepariamoci quindi ad accogliere e a dare un caloroso Benvenuto nella nostra Città al nuovo Condottiero Azzurro (ZzZ)

Tony Tammaro - Il parco dell'amore (Tamarradio)


A POZZUOLI Napoli è nato il Parco dell' Amore, e sempre su consiglio di Rodolfo Spera ecco la canzone per creare un po' di ATMOSFERA....

A POZZUOLI, IL PARCO DELL' AMORE


COMUNICAZIONE di SERVIZIO: ho appena letto sul Corriere.it che sulla Solfatara (POZZUOLI) è NATO «La parada de l’amor» (IL PARCO DELL' AMORE) , trentadue box destinati alle coppiette in cerca di intimità sicura. Ingresso 5 euro, e 1,50 euro per le successive frazioni di mezzora, in più un preservativo omaggio e una brochure sul sesso sicuro. PER ULTERIORI INFO RIVOLGERSI A RODOLFO SPERA (SICUREZZA & ATMOSFERA)



mercoledì 29 maggio 2013

NAPOLI,LA RUOTA degli "ESPOSTI"


All’esterno, al di sopra della ruota, vi era un puttino di marmo con la scritta: “O padre e madre che qui ne gettate / Alle vostre limosine siamo raccomandati”. il passaggio attraverso il muro, per mezzo del torno, trasformava i bambini in "figli della Madonna" “figli d’a Nunziata” o “esposti”.
La buca dell’Annunziata fu rimpicciolita da un palmo quadrato a tre quarti di palmo per limitarne l'ingresso ai soli neonati, ma accadeva che le madri cospargessero di olio i loro bimbi più grandi causando spesso lesioni interne e fratture agli arti.
Alcuni neonati venivano trovati con al collo un foglio di carta con il nome dei genitori, o qualche pezzo di oro o di argento. Tutto quello che indossavano qualsiasi segno particolare veniva annotato in un registro, ogni cosa che potesse servire, un giorno, al suo riconoscimento. Accadeva anche che la madre o il padre tornassero a riprendere il proprio figlio o che la madre si presentasse come balia riuscendo ad allattare il bambino ricevendone anche un compenso.
Le condizioni di vita per questi bimbi era pessima all'interno della Santa Casa, molti "esposti"morivano entro la prima settimana di permanenza,i più fortunati venivano affidati a balie esterne sotto compenso. O,per quelli ancora piu' fortunati,c'erano coppie senza figli che si recavano al brefotrofio per adottarne uno, dopo averne fatta regolare richiesta al Governatore dell’opera pia.
Tutti i bambini ricevevano il nome di battesimo dalla balia che li aveva in carico, il cognome era uguale per tutti: Esposito. Gioacchino Murat volle l’abolizione di tale usanza nel 1814 mentre la ruota venne definitivamente abolita nel 1875 ma il brefotrofio le sopravvisse per oltre un secolo.
(Web Alice)

UNA SERA AL CINEMA ARMIDA: LA GRANDE BELLEZZA

LA GRANDE BELLEZZA
di PAOLO SORRENTINO

primo piano
"La più sorprendente scoperta che ho fatto subito dopo aver compiuto sessantacinque anni è che non posso più perdere tempo a fare cose che non mi va di fare!"

Jap Gambardella (Toni Servillo)

DAL 24 MAGGIO 
AL CINEMA ARMIDA-SORRENTO
ORARI: 18,30 /21,30

costo biglietto
7,00 Euro adulti
5,00 Euro bambini fino a nove anni
Genere: DRAMMATICO 
Durata:140'
Regia: PAOLO SORRENTINO

CAST: TONI SERVILLO, CARLO VERDONE, SABRINA FERILLI.



lunedì 27 maggio 2013

Jorge Ben jor -Taj Mahal

Taj Mahal, LA STORIA DI UN AMORE ETERNO



C’era una volta un principe chiamato
Kurram che era stato educato nelle più difficili discipline del sapere: astronomia, grammatica, matematica, filosofia... e inoltre parlava arabo (la lingua del Corano) e persiano (la lingua della Corte).

Un giorno che passeggiava per il bazar, tra il fracasso dei mercanti e gli stivatori di elefanti, i suoi occhi si incontrarono con quelli della principessa
Arjumand, figlia del primo Ministro della Corte. Immediatamente, il principe ne restò affascinato.

Impressionato dalla bellezza della giovane, domandò il prezzo della collana di cristallo che lei si stava provando. Il mercante, sorridendo, gli rispose che non erano cristalli ma diamanti le pietre di quella collana. Il gioiello valeva una fortuna. Il principe lo pagò e lo regalò a Arjumand, che immediatamente anche lei ne restò ammaliata.

Dovettero, invece, aspettare 5 anni per unirsi in matrimonio, perché non si erano visti per tutto quel tempo. Anni dopo essersi sposati, quando il principe fu incoronato passò a chiamarsi Shah Jahan (Imperatore del Mondo) e lei Mumtaz Mahal (la Eletta del Palazzo).Ma quattro anni dopo avere occupato il trono, l’imperatore soffrì la peggiore tragedia della sua vita: la sua amata sposa, Mumtaz Mahal, non superò il parto del quattordicesimo figlio e morì. Shah Jahan, affranto dal dolore, comandò di costruire il Taj Mahal per seppellirla, come mausoleo in memoria dell’amore che si professarono entrambi.

Una volta terminato, l’imperatore volle costruire un altro mausoleo-tomba per lui, identico a quello della sua sposa ma in marmo nero, all’altro lato del fiume Yamuna, e unire dopo entrambi mediante un ponte di oro. E lo avrebbe fatto, se non fosse stato per Aurangzeb.

Approfittando dello stato depressivo e della profonda tristezza nel quale era sprofondato l’imperatore, Aurangzeb, terzo figlio di Shah Jahan, accecato dall’ambizione tradì tutta la sua famiglia, uccise ai suoi fratelli (eccetto due sorelle) e strappò il potere a suo padre. Dopo lo rinchiuse in una torre del Forte Rosso di Agra, di fronte al Taj Mahal, e alle due sorelle sopravissute nell’altra.



Una volta nella torre dove visse come prigioniero i suoi ultimi anni, poté vedere ciò che contemplava l’Imperatore dal suo balcone: il Taj Mahal. In una parete opposta, un vuoto: il luogo dove chiese che gli collocassero uno specchio per morire guardando, dal suo letto di morte, a 74 anni, la tomba della sua sposa.


Si dice che il Forte Rosso conserva il mistero di Shah Jahan e che nelle notti di luna piena ancora si possono sentire i passi e i singulti dell’Imperatore, del padre che impazzì di dolore e morì di amore.


TESTI  E FOTO :it.qsbd.com/fotocamere-digitali/notizia/1820.html

Il Taj Mahal attira migliaia di persone ogni giorno. Gente di tutti i paesi che va ad ammirare una delle sette meraviglie del mondo.

Si narra che ancora oggi, nelle calde notti indiane, quando la luna splende alta nel cielo, si odono i passi del il principe Kurram che si affaccia dal balcone, per incrociare guardando verso il Taj Mahal, lo sguardo della Donna che non ha mai smesso di amare... (ZzZ)

venerdì 24 maggio 2013

Vinicio Capossela - Dalla parte di spessotto





Non per Davide e la sua scriva,non per i primi anche alla dottrina... Ma dalla parte di DON GALLO, Carmine Crocco e tutta la BANDA SPESSOTTO!!!

El Magico Gonzalez, Santo patrono di Cadice




«È uno dei dieci migliori giocatori che io abbia mai visto in vita mia, non ci sono dubbi su questo».
(Diego Armando Maradona)

«Di Stefano, Pelé, Maradona, Cruijff, Ronaldo. Li ho visti tutti e se devo scegliere i quattro migliori giocatori di sempre tra quelli deve starci “El Magico” Gonzalez».
(Manuel Bueno, attaccante del Grande Real)

«La sensibilità che Dio diede all’uomo nelle mani, lui ce l’aveva nei piedi».
(David Vidal, direttore tecnico Cadice anni ‘80)


http://www.contropiede.net
Per Maradona è stato senza dubbio uno dei migliori calciatori della storia, eppure a molti di voi il suo nome non dirà nulla. Stiamo parlando di Jorge Alberto Gonzalez, detto “El Magico”, e non c’è da stupirsi se non ne avete mai sentito parlare. Perché il Magico nella sua carriera non ha vinto nulla e non ha mai militato in un grande club. Lo avrebbe meritato, ma alla gloria preferì la tranquilla vita di una città della provincia del calcio spagnolo, tranquilla si fa per dire, perché il suo punto debole era proprio la “vida loca” che amava fare fuori dal campo. Ma andiamo con ordine. 



Jorge Alberto Gonzalez, classe 1958, era nativo di San Salvador, di cui è indiscusso idolo e dove gli hanno anche dedicato lo stadio nazionale, nonostante lui sia ancora vivo e vegeto. In patria mise in mostra meraviglie già in giovanissima età, prese in mano presto la nazionale e la guidò a una storica qualificazione ai Mondiali di Spagna ‘82. La compagine salvadoregna in terra iberica fece una ben magra figura (sconfitta addirittura per 10-1 dall’Ungheria), ma il Magico si distinse sul campo da gioco tanto da figurare nella Top 11 del Mondiale targato Italia.
Automatico il biglietto per l’Europa: tuttavia tra le diverse offerte Gonzalez scelse quella del Cadice, che militava nella seconda divisione spagnola, colpito dall’interesse mostratogli personalmente dal presidente del club, a dimostrazione di come trofei e denaro non fossero la sua preoccupazione principale.

E a Cadice il Magico diventò in breve tempo un dio in campo, idolo indiscusso della tifoseria locale, tanto che ancora oggi da quelle parti può capitare di imbattersi in striscioni con scritte del tipo «San Jorge, Magico Gonzalez, Santo patrono di Cadice». Al primo anno l’estroso attaccante trascinò i suoi in prima divisione, ma la stagione seguente non riuscì a mantenerli nella massima serie. Poco importava, lui a Cadice si trovava davvero bene, e seguì la squadra in Segunda nonostante l’interessamento di club come Barcellona, Fiorentina e Paris Saint-Germain. E le avances di squadre di grande blasone saranno una costante nei primi anni di carriera europea del Magico, ma non se ne fece mai nulla, probabilmente anche per la paura delle società di portarsi in casa un fenomeno sul terreno da gioco ma un cavallo pazzo fuori dal campo. In effetti a Cadice Gonzalez si prendeva ogni genere di libertà, non facendosi mancare nulla nella sua intensa vita notturna. Si racconta addirittura che per non farsi scoprire dai dirigenti della società che gli davano la caccia nella notte per riportarlo a letto, usasse nascondersi e dormire nella cabina del dj dei locali che frequentava.
«Lo ammetto, non sono un santo. Amo uscire la notte e fare party, e neppure mia madre potrebbe dissuadermi dal farlo. Non mi piace guardare al calcio come a un lavoro, se lo facessi non sarei me stesso. Gioco solo per divertimento», affermò una volta. Ma i tifosi del Cadice badavano al sodo, e il salvadoregno dai capelli lunghi e il fisico esile in campo sapeva dare del “tu” al pallone come nessun altro.

«Tecnicamente era migliore di Maradona. Una volta fece 30 palleggi di fila con una pacchetto di sigarette»: sono parole di David Vidal, suo direttore tecnico all’epoca, che aggiungeva: «ma un grande calciatore non è solo tecnica: deve avere anche strategia, preparazione fisica e tattica. È questo che gli mancava». Al Magico tutto ciò non interessava, «non ho mai considerato me stesso come un esempio da seguire», a lui interessava divertirsi in campo e fuori, e far divertire i propri tifosi. 

Come quella volta nel 1983 al trofeo Carranza, quando il suo Cadice doveva affrontare il Barcellona. Il Magico, vittima dei postumi della serata precedente, pensò bene di non presentarsi allo stadio in tempo per la gara, e arrivò solamente nell’intervallo. I suoi erano in svantaggio per 3-0, il mister Joanet lo buttò in campo nella ripresa e lui prese per mano la squadra. Due gol, due assist, e vittoria per 4-3 del Cadice.

In realtà a Cadice ad un certo punto decisero di liberarsi di lui, cedendolo al Valladolid, ma qui il Magico, pedinato 24 ore su 24, si sentiva soffocare, e ottenne di tornare al Cadice, la sua dimensione. Anche se a livello tecnico i palcoscenici che avrebbe meritato sarebbero stati ben altri, come dimostrò in una tournée estiva che disputò con la maglia blaugrana. Al fianco di Maradona e Cruijff, il Magico incantò la platea rubando la scena addirittura a Diego: dribbling, gol, elastici, rabone e quant’altro. Tutto ciò però non gli bastò per ottenere un contratto dai dirigenti catalani che non si fidavano del suo stile di vita. Come quando in California, nel corso della tournée, scattò l’allarme anti-incendio dell’albergo e lui fu l’unico a non lasciare l’hotel. Lo trovarono a letto con una ragazza e spiegò di non essere scappato perché non aveva ancora finito.

Gonzalez infatti non aveva nessuna intenzione di cambiare il suo stile di vita, neppure una volta ritiratosi dal calcio giocato. Basti pensare che, appese le scarpette al chiodo, fu assunto come vice allenatore a Houston, Stati Uniti. Qui il Magico si annoiava, e allora decise che nel suo tempo libero avrebbe fatto il tassista. Detto, fatto: con il suo taxi scarrozzava la gente per la città semplicemente perché amava farlo. Esattamente come amava dormire a lungo, tanto che gli allenamenti saltati per questo motivo nella sua carriera furono innumerevoli. Si racconta che pure il giorno del suo cinquantesimo compleanno il Magico lo abbia trascorso facendo ciò che tanto amava: dormendo tutto il giorno.




su segnalazione dell' osservatore Pierpaolo De Pasquale

LA JUVE STABIA e LA CAMPAGNA ELETTORALE

Usare una squadra per fare campagna elettorale a sostegno della candidatura a Sindaco di Castellammare di un ex-democristiano, è l'ennesima dimostrazione che il giocattolo "Calcio" si sta rompendo....Complimenti al Presidente Manniello all' allenatore Braglia per l' iniziativa, e a tutti i tifosi gialloblù che con il loro silenzio stanno permettendo questa Vergogna!!!!

mercoledì 22 maggio 2013

TOPOLINO, OGGI IN EDICOLA IL N°3,000



Quando uscii il numero 1000 ero poco piu' che un bambino, al n2000 andavo alle medie,ora che di anni ne ho 30 ( ma che un po'bambino lo sono ancora) ecco il numero 3000. E anche se entrambi ci siamo fatti grandi,leggerlo mi da sempre la stessa piacevole sensazione di leggerezza...


(ZzZ)

martedì 21 maggio 2013

FANTACALCIO BAR PARADISE: IL PUNTO SUL GIRONE N

FANTACALCIO BAR PARADISE 38^GIORNATA

In piena zona Cesarini, proprio quando dirigenti e tifosi della NTUS RUBE stavano per stappare bottiglie di spumante e correre in strada con sciarpe e bandiere per i caroselli di rito, come una doccia gelata dallo STADIO "POLLASTRARO" via Radio è arrivata la NOTIZIA: "LA TAB.del GIUDICE ha PAREGGIATO, il TRICOLORE del GIRONE N si è fermato su Via degli Aranci." E' stata una battaglia bellissima, colpo su colpo, con le due protagoniste del campionato arrivate entrambe a 64 punti, ma per regolamento a parità di punteggio il primo posto se lo aggiudica la TAB.DEL GIUDICE, che ha totalizzato un punteggio totale di 2808 pt, contro i 2802 della NTUS RUBE. Uno scarto minimo, 6 miseri punti che permettono alla formazione di Mr Enzo  di trionfare in un girone tra i più belli e combattuti di tutta l' edizione 2012/13. Basti pensare che fuori dal  podio dei vincitori occupato dalla KING MARINES (3^) e dallaBOMBA TEAM (4^)  si è fermata la formazione PADRE-PADRONE e PLURI - VINCITRICE del FANTACALCIO BAR PARADISE, l'Arraffa-Coppe: BLU BROTHERS. Un girone che ha visto anche altre formazioni  distinguersi e dare spettacolo nelle manifestazioni internazionali, I POLLASTRI in CHAMPIONS e lo SQUADRONE in COPPA UEFA, entrambe arresesi solo in SEMIFINALE. Protagoniste dell' ultim'(tarda) ora anche la PEREPPER e LA SOSTIENE PEREYRA, che nonostante non avessero più niente da chiedere a questo campionato e proprio quando stavano per scorrere i titoli di coda, hanno inanellato vittorie su vittorie, anche contro le prime della classe,contribuendo così a mantener viva la REGOLARITA' del TORNEO. Insomma è stato un campionato bellissimo, ricco di emozioni e di colpi di scena, e i "botti finali" che hanno decretato VINTI e VINCITORI  ne sono  stati il giusto epilogo. Dopo la festa di questa sera  (Martedi' 21 MAGGIO h.17,30) e la consegna dei premi ci sarà LO SCIOGLIETE le RIGHE. I fanta-allenatori potranno così ritornare almeno per un po' a dedicarsi  loro vita quotidiana. Ma Mogli e Fidanzate non abituatevi, un Fanta-allenatore non va mai in FERIE, perchè ( su questo possiamo giurarci ) alle prime Amichevoli estive, in costume e ciabatte si fionderà davanti alla televisione alla ricerca del nuovo Talento da comprare. Perchè come c' insegna il condottiero della Tab.del Giudice: "le squadre vincenti nascono ad Agosto."

(zZz)

(Nella foto a destra il fanta-allenatore della Tab. del Giudice )



CLASSIFICA finale V°Edizione FANTACALCIO BAR PARADISE 2012/2013  (TOP 38)
 
IL CAMPIONE DELLA V° EDIZIONE DEL FANTACALCIO BAR PARADISE ( con 2889,5 punti ) è LA FANTASQUADRA : BLU BROTHERS. Al secondo posto il team BOLTON (2874,5pt). Terza piazza per SUPERNINO e PAPI (2873,5pt).



lunedì 20 maggio 2013

" Ah Mazza' ma che t`si pers..."!!



Lo ammetto saro' anche un tifoso poco razionale ma Mazzarri ( uomo) sul podio degli allenatori ai quali (per affetto) sono piu' legato non c'e'. Nella mia top 3: (1)Reja, (2) Novellino, (3) Boskov. Detto questo massima stima e considerazione per il Mazzarri (professionista) a cui do atto di aver portato il Napoli a raggiungere risultati che solo fino a qualche anno fa erano impensabili. Certo gia' lo so,con l'inizio del prossimo campionato non rivederlo in panchina dopo 5 intensissimi anni un po' mi fara' strano, e subentrera' la Nostalgia. Nostalgia che passera` subito ripensando alla sua tarantella annuale "resto, me ne vado" cui sottoponeva il mio fegato. 

Grazie di tutto Walter e in bocca al lupo, quando vinceremo il Tricolore ti ricordero' e tra me e me diro'" Ah Mazza' ma che t`si pers..."!!

(ZZZ)

domenica 19 maggio 2013

Salvatore Sabo detto "Tatore"

Un giorno il signor Salvatore Sabo detto "Tatore", operaio della "Bordini e Stocchetti" di Torino, una nota anzi notissima ditta di Macchine da Scrivere, subì senza giusta causa da parte del Cav. Stocchetti un cazziatone di quelli che manco la mamma gli aveva mai fatto. Umiliato davanti a tutti gli altri operai, Salvatore Sabo detto "Tatore" meditò così la vendetta... La sera seguente quando tutti gli altri operai erano tornati alle loro case, Salvatore Sabo detto "Tatore" rientrò senza farsi accorgere in fabbrica, zitto zitto quatto quatto e con una chiave inglese ed un martello modificò tutti gli ingranaggi delle macchine da scrivere. Macchine che una volta vendute ai migliori giornalisti e notabili del tempo si rivelarono ben presto inutilizzabili. Ecco perchè da allora chi compie un'azione di boicottaggio viene chiamato_ sabotatore [Sa-bo-Ta-tó-re] (ZZZ)

sabato 18 maggio 2013

Il tesoro dei Mille in fondo al mare di Punta Campanella


Un mistero irrisolto l'affondamento del battello a vapore "Ercole" nelle acque di Punta Campanella davanti alla costa di Sorrento.
Nel disastro trovò la morte Ippolito Nievo,
Vice Intendente di Finanza dell’esercito.La nave, partita da Palermo e diretta a Napoli, trasportava due casse col tesoro dei Mille e importanti documenti.

 Fu naufragio o prima strage di stato del Regno d'Italia postunitario?

 
Il 4 marzo 1861 era lunedì. Su Palermo splendeva il sole. Nel porto, lungo il molo Arsenale, erano ormeggiati 11 battelli, di cui 4 a vapore. La stazza delle imbarcazioni era di circa 450 tonnellate, la meta era la stessa: Napoli. Sarebbero partite ognuna a distanza di tre ore. Il nome del primo vascello era "Ercole". Nave a vapore e a vela, con grandi ruote laterali come quelle che attraversano il Mississippi, l'"Ercole" era di costruzione inglese, con una lunga storia di trasporti civili e militari nel Tirreno. Il secondo battello era il "Pompei". A bordo c'era Ippolito Nievo che aveva gestito le finanze della spedizione dei Mille nel 1860. L'"Ercole" salpò alle 12,55 con mare calmo, ma alle 5 del mattino del giorno dopo si trov in piena tempesta. Alle 10 il mare era di nuovo calmo. La "Pompei" entrò nel porto di Napoli, ma l'"Ercole", partito da Palermo tre ore prima, non era ormeggiato. Il vascello scomparve senza lasciare nessuna traccia. Cento anni dopo, quando le poste italiane emettono un francobollo commemorativo di Ippolito Nievo, il nipote del vice intendente di Garibaldi per la Spedizione dei Mille. Stanislao Nievo giornalista e fotografo, decide di riprendere le ricerche. Dieci uomini di mare, oltre a tre amici più intimi, hanno aiutato Stanislao Nievo il quale contatta finanche Gerard Croiset un uomo di 60 anni che ha una curiosa capacità di veggenza, di premonizione e di indagini su gente scomparsa. Croiset, senza dati precisi, ma solo con l'ausilio di carte nautiche e di un racconto approssimativo disse che l'"Ercole" si era spaccato per scoppio delle caldaie. I punti dell'affondamento della nave che giaceva sul fondo insabbiata per metà erano compresi in un'area con profondità di 40, 90 e 270 metri circa. Alcuni mesi dopo Stanislao Nievo uscì dal porto di Napoli con un peschereccio munito di ecosonda. Era con lui il sommozzatore Renato Sincero, che pescava coralli e si spingeva con gli autorespiratori fino a 110 metri. L'ecosonda segnò un piano molto vicino a quello di Croiset, ma i risultati delle immersioni furono scarsi. Tre mesi dopo, il giornalista tornò a Napoli con Croiset. Il paragnostico e Stanislao Nievo giunsero a Capri. Cominciarono le ricerche in mare tra Punta Campanella e Capri e dopo meno di un'ora, Croiset disse: "L'Ercole è qui". Quindici giorni dopo arrivarono dall'Olanda un nastro inciso e cinque disegni, i quali inquadravano il fondale su cui Croiset era passato. Il nastro diceva: "Il vascello a circa 200 metri dalla roccia che ho segnato la prima volta". Stanislao Nievo decise allora di rivolgersi al professore Augusto Piccard, che era aiutato dal figlio Jacques, il quale nel 1953 scese nel fondo proprio al largo di Punta Campanella con il batiscafo "Trieste", si immerse ancora con un prototipo sperimentale del sommergibile PC8. A circa 240 metri di profondità videro il relitto di un vascello, tentarono di imbarcarne un pezzo, ma l'intera imbarcazione si dissolse come polvere. Un mese dopo ritentò con un altro sommergibile, un batiscafo rifatto che scese a 682 metri. In una terza immersione con uno scafo sub americano raggiunse i 1000 metri; al largo di Capri, si imbatterono in un relitto che aveva la forma di una ruota di vascello, ma nel riportarlo alla luce, quasi avesse avuto bisogno di una regolare decompressione, si sbriciolò e tornò sul fondo. Tornati sul fondo, trovarono una cassa metallica sfondata, simile a quelle della Spedizione dei Mille, ma tutto si disfece nella presa delle pinze di acciaio del sommergibile. Stanislao Nievo fece un ultimo disperato ritorno alla parapsicologia, ma alla fine dovette arrendersi. E oggi, a 114 anni di distanza, nonostante il lavoro massacrante del giornalista nipote di Ippolito Nievo, il mistero dell'"Ercole" non stato ancora chiarito.

(Mino Jouakin, "Napoli VIP", marzo 1986) 





Ippolito Nievo un personaggio scomodo e custode di segreti compromettenti per i SAVOIA.


 
Il 5 marzo 1861 moriva Ippolito Nievo, garibaldino e fecondo scrittore. All’alba, tra Capri e Sorrento, durante un fortunale, affondò il vapore “Ercole”, nave della linea Palermo–Napoli su cui viaggiava; tra equipaggio e passeggeri, i dispersi furono circa ottocento. Questo il comunicato ufficiale dell’epoca. Ippolito Nievo nacque a Padova il 30 novembre 1831; nel ‘48 il giovane Ippolito, seguace di Mazzini e Cattaneo, partecipò all’insurrezione di Mantova. Nel gennaio del 1852 collaborò al quotidiano bresciano “La Sferza”, e, nello stesso anno, si iscrisse alla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Padova. Per un suo racconto pubblicato sul giornale, fu accusato di vilipendio dalle autorità austriache, per cui fu processato. Fu anche collaboratore della rivista “L'Alchimista Friulano”. Nella sua breve vita, tra novelle, poesie romanzi e raccolte di disegni, portò a termine trenta libri; il suo capolavoro fu “Confessioni di un Italiano”.

Nel 1859 si unì alle truppe di Garibaldi, dove raggiunse il grado di colonnello; terminata l’impresa, tra il 1860 e il 1861, Ippolito Nievo, in carica come Vice Intendente di Finanza dell’esercito, ebbe l’ordine di tornare a Palermo per raccogliere i documenti contabili relativi alle imprese finanziarie dei garibaldini in Sicilia, richiesti dalle autorità piemontesi come rendiconto della spedizione dei Mille. Nievo, dunque, partì da Palermo alla volta di Napoli la sera del 4 marzo, recando con sé il baule con tutta la documentazione. Molti storici sostengono che il naufragio dell’”Ercole” fu solo la versione ufficiale e non un incidente: Nievo era un personaggio scomodo, da eliminare . Infatti, era nota la sua opposizione alla pessima e truffaldina gestione colonialistica dell’ex Regno delle Due Sicilie, ed inoltre, come Mazzini, era fautore di una Repubblica Italiana, non di una monarchia, oltretutto Sabauda.

Aveva partecipato alla spedizione dei Mille perché, almeno inizialmente, era questa l’idea di Giuseppe Garibaldi: un’Italia Unita e Repubblicana. A centocinquanta anni dalla scomparsa di Ippolito Nievo e della nave “Ercole”, la vicenda presenta ancora molti punti oscuri: non vi fu alcun superstite e non vennero trovati corpi e nemmeno relitti. Fu fatto passare, all’epoca, come un naufragio dovuto alle avverse condizioni atmosferiche; eppure, sul registro navale del 4 marzo 1981 risulta che quel giorno e in quel luogo non v’erano «condizioni di tempo perturbato tali da provocare l’affondamento di una nave di linea». Inoltre, come osserva Giulio Di Vita nel suo libro “Finanziamento della spedizione dei Mille”: «Le altre navi in zona riportano nei diari di bordo la più rassicurante bonaccia. Probabilmente la causa del naufragio è un’esplosione dolosa delle caldaie, come è stato confermato da recenti esplorazioni subacquee».


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venerdì 17 maggio 2013

Nunca más (mai più)



Nunca más (mai più) Voli della morte --- Nunca más (mai più) Desaparecidos--- Nunca más (mai più) Noche de los Lápices------ Nunca más (mai più) Jorge Rafael Videla------- ORA e PER SEMPRE in ARGENTINA e NEL MONDO Nunca más (mai più) A TUTTE LE DITTATURE.



Jorge Rafael Videla (wiki.it)
Jorge Rafael Videla.jpg 
Jorge Rafael Videla Redondo (Mercedes, 2 agosto 1925Buenos Aires, 17 maggio 2013) è stato un militare argentino, che fu dittatore e presidente de facto del suo paese tra il 1976 e 1981, nonché responsabile di crimini contro l'umanità..

Arrivò al potere con un colpo di stato ai danni di Isabelita Perón. Il suo governo fu contrassegnato dalle violazioni dei diritti umani e da contrasti frontalieri con il Cile che per poco non sfociarono in una guerra. È stato condannato a due ergastoli e 50 anni di carcere per vari crimini contro l'umanità, tra i quali l'assassinio e la tortura di 30000 persone. Scontò la pena nel carcere Marcos Paz di Buenos Aires, durante gli ultimi anni della sua vita.


 L'insediamento della Giunta militare, e con essa della dittatura, portò alla sospensione delle libertà civili e sindacali; decine di migliaia di persone, sospettate di appartenere ad organizzazioni studentesche, sindacali, politiche o che si ritenesse potessero svolgere una qualsiasi attività che interferisse con la politica marziale della Giunta furono arrestate, torturate e segretamente uccise, creando il fenomeno dei desaparecidos, letteralmente "scomparsi", ossia coloro che, una volta sequestrati, non risultavano nei registri dei commissariati di polizia o delle autorità militari e di cui era impossibile ricevere notizie, anche in merito ad un eventuale decesso; queste persone subirono, in centri di detenzione clandestina, abusi, violenze e torture e di circa 30.000 di loro non si seppe più null

 "Le prove dell'uso esteso delle torture in questi centri e del sadismo dimostrato dagli aguzzini sono terribili. Si sono registrati vari casi di bambini ed anziani torturati insieme ai loro familiari affinché questi fornissero le informazioni richieste dai loro aguzzini".

I consiglidel Libraio Matto: "Ninco Nanco deve morire. Viaggio nella storia e nella musica del Sud"



Esce il 15 maggio in libreria per Rubbettino "Ninco Nanco deve morire. Viaggio nella storia e nella musica del Sud" del cantautore Eugenio Bennato (con prefazione di Pino Aprile.)

"L'epopea brigantesca - dice Bennato - non aveva mai avuto il suo inno. Forse aspettava che noi lo scrivessimo. E quando l'abbiamo scritto se l'e' ripreso. Ha cominciato a suggerire che appartenesse a loro, ai briganti e alla loro terra. Ai loro boschi, alle loro veglie sui monti, alle loro cavalcate col cuore in gola, al loro coraggio, alla loro disperazione. E questo e' vero. Siamo debitori al grande Sud della lotta per tutte le favole inespresse che ci hanno colpito il cuore. Per tutti i lampi di sguardi fieri, di chitarre battenti e di tamburi di possessione". 

Bennato ricorda la nascita e la fortuna di "Brigante se more", la canzone scritta per la colonna sonora di uno sceneggiato Rai e diventata l'inno dei "nuovi briganti" di quanti non si arrendono alla sorte del Sud e si impegnano per il suo riscatto. "Brigante se more" e' pero' anche un caso emblematico di una vicenda che vede proprio in Bennato il protagonista e che ha nel lavoro di recupero della tradizione musicale meridionale il proprio compimento. Un cammino, quello del cantautore napoletano, che non puo' si ferma solo alle sette note ma che riscoprendo la tradizione musicale finisce inevitabilmente per andare a riaprire quelle pagine della storia del Sud frettolosamente voltate dalla storia ufficiale, una storia fatta di soprusi, di violenza e che vede proprio nell'epopea del brigantaggio non l'anticamera della mafia come qualcuno ha semplicisticamente concluso ma un movimento di ribellione di un popolo che non vuole e non puo' abbandonarsi a un destino scritto e deciso altrove. Il lavoro di Bennato finisce cosi' per mettere insieme storia ed etnografia ma anche sociologia e psicologia e, sopra tutto, la musica, quella musica che attraverso i secoli porta dentro di se' la storia e l'identità di una terra cosi' vicina eppure ancora cosi' lontana.
(IL DISPACCIO.IT)

UNA SERA AL CINEMA ARMIDA: Il grande Gatsby




Il grande Gatsby

Da giovedì 16 maggio 2013 

Cinema Armida Sorrento 
VERSIONE 3D: 18:30 - 21:30 


Regia di Baz Luhrmann. Con Leonardo DiCaprio, Tobey Maguire, Carey Mulligan, Joel Edgerton, Isla Fisher. Jason Clarke , Elizabeth Debizcki, Amitabh Bachchan, Gemma Ward, Jacek Koman, Richard Carter, Vince Colosimo, Max Cullen, Barry Otto, Eddie Ritchard, Heather Mitchell, Hamish Michael, Jake Ryan, Goran D. Kleut, Felix Williamson, Bill Young, Conor Fogarty, Drew Pearson, Stephen James King, Arthur Dignam, Kate Mulvany, Elliott Collinson, Gus Murray, Kasia Stelmach, Simon Edds, Alison Benstead, Henry Byalikov, Chris Proctor, Brendan Maclean, Kim Knuckey, Jey Osman, Stefan Mogel, Joel Amos Byrnes, Alex Lissine, Brenton Prince, Jack Thompson, Adelaide Clemens, Callan McAuliffe Genere Drammatico, Durata 142 minuti circa. 

Nella primavera del 1922, l'aspirante scrittore Nick Carraway lascia il Midwest per trasferirsi in una New York dominata dal jazz e da un allentamento delle rigide norme morali. Inseguendo il suo grande sogno americano, Nick entra in contatto con il mondo del plurimilionario Jay Gatsby, un tempo amante di sua cugina Daisy, andata poi in moglie al nobile e donnaiolo Tom Buchanan.  

 http://www.mymovies.it

giovedì 16 maggio 2013

Occhio agli Spacciatori......di Figurine



Qualche tempo fa, volevo fare un pensierino ad un amico, così andai dal giornalaio e gli dissi "Vorrei un PACCO intero di figurine di calciatori Panini.." "Guaglio' nu' pacco intero?Sii sicuro?" "Eh certo, ah me lo potresti anche incartare..." "Vabbè... ". Dopo aver messo il fiocco il giornalaio con un ghigno soddisfatto sul volto mi disse "Guaglio' so 70 EURO..." E io che ero rimasto alle 50 lire per BUSTINA, feci un balzo di stupore e tra me e me pensai :" Uà ma mo' le gare di Mignolino saranno diventate illegali, si giocheranno nelle bische clandestine...". Ecco perchè la notizia di ieri, dell' arresto di uno SPACCIATORE di figurine false, non mi ha sorpreso per niente....Cara Panini ti voglio bene e assaje, ma forse è giunta l' ora di abbassare un pochetto i prezzi perchè diciamoci la verità mo' uno per apparare l' Album non è che si pò fà nu' MUTUO!!!


(ZZz)

FANTACALCIO BAR PARADISE: IL PUNTO SUL GIRONE N

 FANTACALCIO BAR PARADISE 37^GIORNATA

THE FINAL COUNTDOWN 
All' ultima curva, proprio quando s' intravede il rettilineo finale LA TAB. DEL GIUDICE sbanda (perdendo in casa 2-3 dalla MAFER) e si fa sorpassare dalla NTUS RUBE che esce vittoriosa dal confronto contro I POLLASTRI. Pollastri che pagano oltremisura le distrazioni televisive di Mr. Mauro, ultimamente presente più nei TALK SHOW e nelle TRIBUNE POLITICHE che sul campo di allenamento. Ritornano malumori e tensioni in casa SOSTIENE, la sconfitta contro la rivalissima JUVENTUS30CAMPIONED'ITALIA,è stata mal digerita da tutto l' ambiente, i tifosi locali sono infatti sul piede di guerra e hanno annunciato contestazioni ad oltranza per tutto il prossimo ritiro estivo. Domenica prossima calerà il sipario sul campionato , vincitori e vinti si ritroveranno MARTEDI' 21 MAGGIO ALLE ORE 18:30 per festeggiare insieme a Peppe Sannino e al suo Cabaret la V°EDIZIONE del FANTACALCIO più bello d' Italia.



FANTANEWS.....

AVVISIAMO I FUTURI VINCITORI
(1° - 2° - 3° DELLA CLASSIFICA GENERALE, 1°- 2° - 3° - 4° CLASSIFICA A GIRONI/VINCITORI CHAMPIONS, UEFA, EUROPA LEAGUE, COPPA ITALIA, VINCITORE COPPA PARADISE , CAMPIONE D'INVERNO)
DI RECARSI IL GIORNO MARTEDI' 21 MAGGIO ALLE ORE 18:30 E NON OLTRE NEI PRESSI DEL BAR/( INIZIO SFILATA  vincitori /sul Pulmann scoperto ALLE ORE 18:45)


CAMPIONATO N

Giornata: 37^ (37^ Serie A)
LUCA E PAOLA
MARINES80
1-2
69.5-73.0
2
TABACCHERIA DEL GIUDICE
MAFER
2-3
72.0-81.0
2
LION MARINES
MUPPET TEAM
3-0
81.5-55.0
1
SQUADRONE CAMMAROTA
KING MARINES
2-1
75.5-66.5
1
JUVENTUS30 CAMPIONE D'ITALIA
SOSTIENE PEREYRA
3-1
81.5-67.0
1
FIGARO
MERLINA
1-0
67.0-63.5
1
SPLENDIDO NIENTE
A NOI...........
1-2
67.0-74.0
2
PEREPPER
BOMBA TEAM
2-0
77.0-64.0
1
BLU BROTHERS
YURI5
2-2
77.0-72.0
X
NTUS RUBE
I POLLASTRI
3-2
78.5-76.5
1

CLASSIFICA 'CAMPIONATO N' - DALLA 1^ ALLA 37^ GIORNATA
SQUADRA
PUNTI
MAGIC P.
GIO.
VIN.
NUL.
PER.
G.F.
G.S.
DIFF.RETI
NTUS RUBE
64
2733.5
37
18
10
9
71
56
15
TABACCHERIA DEL GIUDICE
63
2740.0
37
17
12
8
75
58
17
MAFER
60
2691.5
37
15
15
7
65
57
8
BOMBA TEAM
60
2637.5
37
15
15
7
58
45
13
KING MARINES
58
2737.0
37
14
16
7
73
60
13
I POLLASTRI
56
2777.0
37
15
11
11
74
70
4
BLU BROTHERS
55
2813.0
37
13
16
8
80
70
10
LUCA E PAOLA
53
2683.0
37
14
11
12
63
59
4
A NOI...........
52
2645.0
37
13
13
11
59
61
-2
YURI5
48
2670.0
37
11
15
11
59
56
3
SQUADRONE CAMMAROTA
47
2659.5
37
11
14
12
57
63
-6
PEREPPER
46
2611.5
37
12
10
15
49
58
-9
SOSTIENE PEREYRA
45
2628.0
37
12
9
16
55
64
-9
FIGARO
44
2657.5
37
11
11
15
59
62
-3
SPLENDIDO NIENTE
43
2690.5
37
11
10
16
61
68
-7
MARINES80
43
2645.5
37
10
13
14
56
59
-3
MUPPET TEAM
43
2519.5
37
10
13
14
43
52
-9
JUVENTUS30 CAMPIONE D'ITALIA
41
2659.0
37
10
11
16
58
63
-5
LION MARINES
38
2696.5
37
8
14
15
60
65
-5
MERLINA
27
2477.0
37
6
9
22
36
65
-29