una storia, una notizia, o qualunque cosa valga la pena di essere raccontata



giovedì 31 marzo 2011

AMICHEVOLE DEL GIOVEDI', SORRENTO BATTE CASERTANA 2 A 0

Con un gol per tempo il Sorrento si aggiudica l'amichevole del Giovedì contro un ottima Casertana. Pronti via e sono subito i rossoneri a passare in vantaggio con bomber Paulinho. Poi il Sorrento controlla con qualche affanno le sortite offensive di Sarli e Co, ma Mancinelli chiude a chiave la porta. Nel secondo tempo da sottolineare la buona prestazione di Niang, la presenza a centrocampo del colosso senegalese si sente eccome, anzi a sentirla sono soprattutto gli ospiti ( due rossoblù ricorrono infatti alle cure mediche dopo essersi scontrati con Abdu). Per il resto  dopo un palo colpito dalla Casertana (Casadei in colpevole ritardo sul tiro)  e il gol di Carlini su rigore la partita scivola via senza tante emozioni. Molto meglio il Sorrento della prima frazione con la coppia Pignalosa e Paulinho che ha creato diversi grattacapi al team di Grassadonia, mentre nella ripresa il tridente ERPEN-CARLINI-CORSETTI schierato da Mr Simonelli  non è stato all'altezza dei compagni. Vista la bella giornata di sole l' allenatore rossonero ne ha approfittato per schiacciare una pennichella addormentandosi sulla spalla del fido Perfetto. A fine gara recriminazioni da parte di Grassadonia: "L ' arbitro non ci ha fatto divertire" questa l'accusa lanciata dal coach casertano contro il direttore di gara. Sugli spalti  segnaliamo la presenza del grande giornalista Michele Gargiulo e dell' osservatore della Sirigurgito il Dott. Positano Andrea. 

zanzared

The Wine Club, stasera iniziano i Giovedì di Bacco

The Wine Club, via Fuoro


 65, Sorrento PRESENTA: 


I GIOVEDI DI BACCO

Ogni giovedi sera un vino diverso da abbinare ad un nuovo piatto.


 INAUGURAZIONE stasera  Giovedi 31 marzo 


sarà di scena il primitivo di 


manduria che si sposerà con un'ottima arista di maiale. 

è gradita la prenotazione info| 333.3726920"













"Nessuna poesia scritta da bevitori d'acqua può piacere o vivere a lungo. Da quando Bacco ha arruolato poeti tra i suoi Satiri e Fauni, le dolci Muse san sempre di vino al mattino.
*Orazio 65-8 a.C.
"Chi ben beve ben dorme, chi ben dorme mal no pensa,chi mal no pensa mal no fa, Chi mal no fa in Paradiso va."Brindisi in voga nel XIV secolo

Un modo per rendere potabile l’acqua è di metterci dentro del vino rosso.
Jean-Charles





"La verità è nel vino"
*Plinio




"La vita è troppo breve, per bere del vino cattivo
* Lessing



mercoledì 30 marzo 2011

ZANZAFACE

A Karuotto con 20 euri fai la spesa per un mese, a Vico con 20 euri al Ristorante mangi primo,secondo,terzo dolce e nocillo, a Napoli con 20 euro ti fai un guardaroba nuovo .. .. invece a Surriento 20 euri li spendi solo per parcheggiare!!


(zZzZ)

12° Trofeo città di Massa Lubrense - MARIO GARGIULO, Radical Prosport SP...


on board on MARIO GARGIULO IL VINCITORE ASSOULUTO DEL
12°TROFEO CITTA' DI MASSA LUBRENSE..

GRANDISSIMO MARIO!!!!!

BASKET, CARLTON MYERS SI RITIRA

Carlton Myers

ROMA - Ha aspettato di compiere 40 anni, e nel giorno del compleanno ha appeso le scarpette da basket al chiodo. Ma quest'ultimo chiodo di Carlton Myers è stato un pò speciale. Intanto perchè lo ha piantato a San Patrignano, la comunità di recupero dei tossicodipendenti di cui è da sempre amico; e poi perchè ha chiamato attorno a se una serie di amici più o meno illustri trasformando un addio in una grande festa. Dal palco di 'Sanpa', il campione del basket azzurro, già portabandiera italiano alle Olimpiadi, ha ringraziato Andrea Muccioli e i suoi ragazzi per il calore sempre ricevuto e in platea, ad applaudirlo, oltre ai presidenti del Coni Gianni Petrucci, e della Fip Meneghin, delle Lega serie A, Valentino Renzi, e della Lega2, Marco Bonamico, anche tanti amici: «Ho invitato - ha detto - molti di coloro che per me sono stati un punto di riferimento. Ognuno di loro mi ha dato qualcosa. Sono cresciuto grazie alle loro esortazioni, critiche, aiuti e tirate d'orecchie». Primo fra tutti Stefano Sammarini, titolare della Essedue Promotion che ha curato l'immagine di Carlton. Poi Boscia Tanjevic, allenatore con cui Myers ha conquistato l'Europeo di Parigi 1999: «All'inizio lo consideravo un giocatore grezzo. Poi è diventato un campione, forte tanto in attacco quanto in difesa. Fra noi c'è stata un'amicizia sincera». Valerio Bianchini che lo allenò prima a Pesaro e poi a Bologna sponda Fortitudo: «Carlton più che un giocatore è stata una emozione, un regalo allo sport italiano. Quando lo conobbi era molto giovane ma già dimostrava una grande determinazione. Quando alzò la sua prima Coppa Italia con la Fortitudo mi sembrò di vedere che finalmente aveva preso coscienza di essere un campione». «Fui io a sceglierlo come portabandiera per le Olimpiadi di Sidney 2000 nonostante forse non fosse il principale atleta italiano di quella spedizione. Mi attirati qualche critica, ma avevo visto in lui un grande carisma. Infatti si è rivelato un campione dentro e fuori dal campo. E per me è ancora oggi un mistero il fatto che non sia andato in Nba». In chiusura l'avversario di sempre, il Predrag 'Sashà Danilovic delle infinite sfide Virtus-Fortitudo a Bologna: «Voglio solo dire grazie a Carlton. Sono molto emozionato per questo suo saluto e sono davvero felice per lui». Ora Myers farà il talent scout con la sua agenzia B-side insieme al suo socio Paolo Ronchi: «Lavoreremo per i giovani talenti del basket italiano».
 LEGGO.IT


TANZANIA, E LA ZEBRA MANDA K.O. IL RE LEONE


NGORONGORO (TANZANIA) – Una zebra del parco naturale del Gorongoro in Tanzania, riesce a liberarsi da un leone che prova ad azzannarla in tutti i modi. Il re della foresta rimedia però un calcione che gli impedisce di cacciare la sua preda:
La  foto è stata realizzata da Tom Whetten:

martedì 29 marzo 2011

ZANZAPLAYLIST:Katy Perry - "E.T." (feat. Kanye West) Official Lyrics Video

SORRENTO DA FOTO-AMINTA: PRIMO CORSO DI FOTOGRAFIA

Sorrento una nuova interessante iniziativa per tutti quelli che amano la fotografia e che vogliono in qualche modo migliorare la propria tecnica e sfruttare al meglio le potenzialità della proprio fotocamera. L'idea nasce dallo studio fotografico della famiglia Incarnato, meglio conosciuta come FOTO AMINTA. Il corso avrà la durata di un mese (Aprile c.a.) per due lezioni settimanali della durata di un'ora nelle quali verranno date le nozioni base della tecnica fotografica integrate settimanalmente da interventi esterni di esperti in materia che racconteranno e spiegheranno i diversi aspetti di come può essere usata la fotografia: (foto ritratto, paesaggistica, fotoreportage, foto subacquea...etc.) . Hanno già confermato la loro partecipazione: Prof. Edoardo Scotti (Docente di fotografia presso il liceo artistico G.De Chirico); Dott. Franco Cappiello (Storico fotoamatore della penisola sorrentina); Sig. Marco Gargiulo (Campione Italiano di foto safari subacqueo); Sig. Massimo Capodanno (fotoreporter ex Ag. giornalistica ANSA); Sig. Renato Ortello (esperto e collaboratore Nital / NIKON). Le lezioni inizieranno nei primi giorni di Aprile in una sala dell' Hilton Sorrento Palace . 

Le iscrizione al corso sono aperte fino al 3 Aprile presso i centri Aminta: Sorrento, C.so Italia 245 Tel. 081 8782815 e a Positano in Via Pasitea 277 Tel. 089 8122039 .

Ceni, il portiere-bomber ne fa 100




L'estremo difensore brasiliano segna il suo centesimo gol: 65 punizioni 34 rigori e una rete in azione


 Cento gol in carriera sono un buon biglietto da visita per un attaccante. Sono un bottino da sogno, però, se a segnarli è un portiere. Rogerio Ceni, 38enne estremo difensore del San Paolo, ha tagliato il prestigioso traguardo andando a segno nel successo per 2-1 nel derby paulista con il Corinthians. «Magari un altro portiere arriverà a questa cifra, ma mi sembra difficile che ci riesca con 65 punizioni. Se qualcuno arriva a 100 gol, ci sarà comunque un motivo per ricordarsi di me», dice Ceni con malcelato orgoglio.
TUTTI I GOL - Il curriculum, tra qualche incertezza, comprende anche 34 reti su rigore e 1 con palla in movimento dopo un calcio piazzato. Il 100° gol è arrivato nella gara numero 965 con la maglia del San Paolo: con il «tricolor», il portiere ha vissuto tutta la carriera. L'annata attuale è una delle più prolifiche, con 5 marcature in 17 gare. La Fifa, in realtà, ritiene che Ceni sia fermo a quota 98 perchè non prende in considerazione i gol segnati nelle amichevoli. Il portiere rivendica il bottino a 3 cifre facendo riferimento anche ai dati diffusi dall'Iffhs, la federazione internazionale di storia e statistica del calcio. «Non si possono certo occultare questi gol, sono stati registrati. Sono pubblici, sono stati regolari: non li ho mica segnati in allenamento», dice Ceni rivendicando la validità dei centri nell'amichevole con la formazione russa dell'Uralan Elista e nella sfida con una selezione mista Santos-Flamengo.
Redazione online corriere.it

Una notte, il mare e... così si incontrarono Dalla & Caruso

Un libro racconta la genesi di una delle canzoni più note del cantautore Emiliano. Che dice: "l'ho scritta per caso, dopo che la mia barca era rimasta in panne".

Un tenore agli ultimi giorni di vita. Il motore di una barca che si ferma. La realtà che sfuma nella leggenda. E un cantante pronto a raccontarla. 

La genesi di Caruso di Lucio Dalla, una delle canzoni italiane più famose nel mondo con oltre cinquanta milioni di copie vendute, è un arabesco affascinante che dura un secolo e rimane sospeso tra Sorrento, Bologna e New York. I protagonisti, oltre allo stesso Dalla, sono il tenore Enrico Caruso, primo cantante a vendere un milione di copie di un disco (E lucean le stelle, dalla Tosca di Puccini), una stanza di hotel affacciata su un golfo e una ragazza senza nome. Ora un libro,Caruso. Lucio Dalla e Sorrento. Il rock e i tenori di Melissa Massei Autunnali (Donzelli, pp. 154, euro 17) ricorda i venticinque anni della canzone, presentata al Village Gate di New York il 23 marzo 1986, e i novant'anni della scomparsa di Caruso, stroncato da una malattia ai polmoni, il 2 agosto del 1921, a 48 anni. Dalla, attualmente in tour con Francesco De Gregori (domani, 26 marzo, a Conegliano, il 28 a Cremona), ricorda i giorni in cui nacque la canzone con un misto di ironia e fatalismo: "Caruso? Cominciò tutto in modo del tutto casuale, grazie a un'incredibile serie di coincidenze. Come quasi sempre accade in questi casi...". 

Partiamo dall'inizio: come le venne l'idea di scrivere un pezzo musicale su Enrico Caruso?
"Ero in barca tra Sorrento e Capri con Angela Baraldi: stavamo ascoltando le canzoni di Roberto Murolo quando ci si ruppe l'asse del motore. Andammo a vela per qualche miglio e poi chiamai un amico, il proprietario dell'Hotel Excelsior Vittoria, che ci trainò al porto. In attesa che aggiustassero la barca, ci invitò a passare la notte in hotel, proprio nella suite dove morì Caruso".

E lì trascorse la notte tra gli oggetti appartenuti al tenore...
"Sì, c'era tutto, anche il pianoforte, completamente scordato. Quella sera un altro amico, giù al bar La Scogliera, mi raccontò di un Caruso alla fine dei suoi giorni, innamorato di una giovane cantante cui dava lezioni. Era uno stratagemma per starle vicino, ma l'ultima sera, sentendo la morte arrivare, fece portare il piano sulla terrazza e cantò con un'intensità tale che lo sentirono fino al porto".

Su quella base reale mise un pizzico di leggenda...
"Mi sono inventato la scena dei suoi ultimi momenti, quando pensa alle notti là in America. Era un passaggio che nel 1986 per me, che stavo per partire per un tour negli Stati Uniti, aveva un significato particolare". 

In venticinque anni, Caruso è stata reinterpretata centinaia di volte: da Pavarotti a Céline Dion, da Andrea Bocelli a Richard Galliano... 
"C'è stata anche la versione di Mercedes Sosa, bellissima, ma io ne ho ascoltata perfino una in chiave reggae. E qualche anno fa, in Corea, me ne hanno fatto sentire una addirittura in coreano. Surreale".

Ma qual è la sua versione preferita?
Adesso, ogni anno Caruso viene ricantata da qualcuno, soprattutto nei mercati di lingua inglese...

"Sì, e ogni volta vende sei o sette milioni di copie. L'ultima è stata la versione di Josh Groban, un cantante americano, ma l'hanno cantata anche i tenori del gruppo inglese Il Divo. In generale, soprattutto all'estero, è ormai considerata alla stregua di un'aria d'opera". 

Infatti dentro ci si ascolta anche la sua passione per Puccini...
"Assolutamente, e lo rivendico: sono un pucciniano, come Miles Davis, che invidiava le grandi capacità compositive di Puccini. Lui e Mahler sono i due artisti che hanno dato il via alla modernità".

Nel ritornello c'è anche un evidente riferimento a un classico della canzone napoletana: Dicitencello vuje di Falvo e Fusco. Perché?
"Perché per me quel Te vojo bene assaje messo in quel punto della canzone significava darle il marchio della napoletanità. Da sempre nutro una grande passione per Napoli, per la sua cultura, dalla scrittura alla filosofia fino alle canzoni: è una città che mi ha sempre catturato".

In un passaggio di Caruso, canta: Potenza della lirica, dove ogni dramma è un falso. Eppure la vita del tenore fu davvero drammatica, dall'infanzia povera fino alla morte a 48 anni...
"Sì, anche se lui ci mise del suo per complicarsi la vita: nel 1906 venne accusato dalla polizia di aver palpeggiato una signora a Central Park, fu processato e ne uscì solo pagando un indennizzo. Ma la cosa più drammatica gli accadde nella sua Napoli".

Perché?
"Caruso fu fischiato una sola volta in tutta la sua vita e successe a Napoli, al San Carlo, durante L'elisir d'amore di Donizetti. Un evento traumatico che gli fece giurare che non avrebbe mai più cantato per i napoletani. Mantenne la promessa".

Anche la fine del tenore è circondata dal mistero. Morì a Napoli o a Sorrento?
"Anche qui siamo a metà strada tra leggenda e realtà: per quello che ho appreso io, Caruso si spense al Vittoria, ma per non dover pagare le gabelle in voga in quegli anni, venne messo su una barca, fingendo fosse ubriaco, e fu portato all'Hotel Vesuvio, a Napoli, dove, ufficialmente, morì".

Lei è attualmente in tour con De Gregori e Caruso è sempre in scaletta. Qual è la reazione del pubblico?
"Straordinaria. Io però, siccome sono un po' bastardo, in concerto non la eseguo mai in versione standard: faccio il primo inciso con una tonalità più bassa, creo pathos, per dare più intensità al pezzo. Ma quando esplode il ritornello, soprattutto nei concerti al Sud, sono praticamente costretto a farlo cantare al pubblico. Appartiene a loro..."


fonte: Il Venerdì di Repubblica
ilmiolibro.it

domenica 27 marzo 2011

CON UN GIORNO DI RITARDO, TANTI AUGURI AL PIRATA MORGAN


3by2white.svg Morgan De Sanctis Football pictogram.svg
Dati biografici
NomeMorgan De Sanctis
Paesebandiera Italia
Altezza190 cm
Peso86 kg
Dati agonistici
DisciplinaCalcio
RuoloPortiere
Squadra600px Azzurro con N cerchiata.png Napoli
Carriera
Giovanili
600px Blu e Celeste con delfino Bianco.svg Pescara
Squadre di club1
1994-1997600px Blu e Celeste con delfino Bianco.svg Pescara74 (-103)
1997-1999600px Nero e Bianco (Strisce).png Juventus3 (-2)
1999-2007600px Colori di Udine.png Udinese194 (-237)
2007-2008600px Bianco con lati Rossi e Neri e scudo a strisce rosse.svg Siviglia8 (-7)
2008-2009→ 600px Giallo e Rosso3.png Galatasaray31 (-35)
2009-600px Azzurro con N cerchiata.png Napoli68 (-70)
Nazionale
1994-1995
1996-2000
2005-2010
Bandiera dell'Italia Italia U-18
Bandiera dell'Italia Italia U-21
Bandiera dell'Italia Italia
8 (-9)
7 (-3)
3 (-2)
Palmarès
 Europei di calcio Under-21
OroSlovacchia 2000
 Europei di calcio Under-19
ArgentoGrecia 1995



Morgan De Sanctis

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Morgan De Sanctis (Guardiagrele26 marzo 1977) è un calciatore italianoportiere del Napoli.





Club


Pescara

Prodotto del vivaio del Pescara, rimase nel capoluogo adriatico per 4 anni dal 1994 al 1997. Ebbe un esordio fortunoso in Serie B, quando da terzo portiere del Pescara (giocava nella Primavera) fu costretto a debuttare per l'infortunio di entrambi i portieri della prima squadra e sul campo neutro di Francavilla al Mare parò un rigore aChristian Vieri, che a quel tempo militava nel Venezia. Da quel momento iniziò una notevole carriera.


Juventus

Nel 1997, a 20 anni, viene acquistato dalla Juventus per 10 miliardi di lire[1]. Nella prima stagione non gioca alcuna partita, anche se vince lo scudetto. Debutta quindi, con la maglia bianconera ed in Serie A, nel campionato seguente, il 6 dicembre 1998 in Juventus-Lazio (vinta dai biancocelesti per 1-0).[2] Scende poi in campo altre 3 volte, 2 in campionato ed una in Coppa Italia. Nei due anni alla Juventus ha pertanto giocato 4 gare subendo 2 reti.


Udinese

Nel 1999 passò all'Udinese, collezionando 8 presenze il primo anno e 3 nel campionato successivo. Nell'estate del 2000 vinse la Coppa Intertoto. Nel 2001-02 giocò da titolare le ultime 10 partite con la squadra friulana, conquistandosi dal 2002 il ruolo di portiere titolare della squadra, subentrando a Luigi Turci. Con l'Udinese ha giocato 194 partite di Serie A in 8 stagioni, oltre ad alcuni incontri di Coppa UEFA e di Champions League.


All'estero

Nel luglio 2007 chiese d'ufficio la rescissione del contratto alla FIFA, avvalendosi della norma secondo cui un calciatore che ha superato i 29 anni può richiedere l'interruzione del contratto con una squadra pagando un indennizzo basso. Firmò poi con il Siviglia, dove è stato il portiere di riserva Il 31 luglio 2008 va in prestito al club turco del Galatasaray.[3] Il 17 agosto vince la Supercoppa di Turchia battendo 2-1 il Kayserispor, anche se non gioca la partita.[4] Nel resto del campionato è invece titolare.




Napoli

Rientrato al Siviglia al termine del prestito, il 24 luglio 2009, a 32 anni, viene acquistato a titolo definitivo dal Napoli con cui firma un contratto quadriennale.[5][6] Esordisce in maglia azzurra il 16 agosto 2009 nel match di Coppa Italia contro la Salernitana, terminato 3-0 per i partenopei.[7]. Lungo la stagione, dopo qualche piccola incertezza iniziale, si conferma un portiere molto affidabile, parando anche 3 rigori e mantenendo la porta inviolata per 547 minuti in 7 partite (recuperi esclusi).[8] Grazie anche al grande fair play dimostrato nel corso del campionato, vince il "Pallone d'Argento".[9][10] Nella stagione successiva si conferma titolare affidabile, ottenendo anche il primato assoluto di imbattibilità casalinga della storia partenopea: fissato a 799 minuti, supera il precedente record di Luciano Castellini (763 minuti) che resisteva dal torneo 1981-1982.[11]L'imbattibilità del portiere azzurro viene interrotta il 20 marzo 2011 per mano di Acquafresca che segnerà al 56' la rete del momentaneo 1-1 di Napoli-Cagliari, partita terminata col risultato di 2-1 per i padroni di casa.[12]
Il 30 marzo 2005, a 28 anni, esordisce in Nazionale nella partita amichevole Italia-Islanda (0-0) disputata a Padova.

Nazionale

Nel 2006 il c.t. Marcello Lippi lo inserisce nella lista delle 4 riserve per i Mondiali.
Nella gestione di Roberto Donadoni diventa il terzo portiere alle spalle di Buffon e Amelia, e viene convocato per l'Europeo 2008. Viene quindi confermato da Lippi che lo convoca, sempre come terzo portiere, per la Confederations Cup 2009 e per il Mondiale 2010.[13]
Con la maglia azzurra vanta 38 convocazioni e 3 presenze, l'ultima delle quali il 19 novembre 2008 contro la Grecia ad Atene.